Cinque motivi per amare Londra

Ricca di ampi spazi verdi perfettamente inseriti nell’architettura inconfondibile della città, la cura di parchi pubblici e giardini interni alle case è sicuramente una particolarità che non può lasciare indifferente, in nessuna stagione. Hyde Park e il suo Serpentine Lake, Kensington Gardens, St James’s Park tra i palazzi reali, il panorama da Richmond Park sono solo alcuni esempi di quanta bellezza e relax Londra può offrire, insieme agli incantevoli scorci dai ponti sul Tamigi.

Libertà e ironia

Giovane, multietnica e multiculturale, Londra è un concentrato di mode e di stili differenti, e raramente altrove si vedono portare con tanta disinvoltura gli accostamenti più improbabili, che si ritrovano in metropolitana gomito a gomito con i completi impeccabili della City. Il senso di libertà che si respira è da provare. Lo shopping è assicurato sia per chi va sul classico sia per chi punta all’originalità.

Musica e teatro

La città che ha visto debuttare i Rolling Stones e in cui sono nati Phil Collins, Elton John e David Bowie (solo per citarne alcuni!) è anche quella dei musical e dei teatri del West End, degli innumerevoli locali dove si suona dal vivo, delle bancarelle e dei negozi di vinili in cui perdere interi pomeriggi. Impossibile non amare Londra da questo punto di vista, qualunque sia il genere prediletto, perché anche in questo caso a farla da padrone è l’eclettismo.

Camden Town

Non è l’unico mercato di Londra ma insieme a quello di Portobello Road uno dei più conosciuti e apprezzati, e per diversi motivi: alternativo, colorato e affollato Camden Market è una tappa che non può mancare per scovare ricordi di viaggio, oggetti originali e stravaganti e per sperimentare nuovi sapori scegliendo tra le cucine di mezzo mondo.

La Tate, e non solo

Londra ha un’offerta museale importante (e per di più gratuita!) conservata in architetture eccellenti. Difficile non rimanere incantati dai capolavori della Tate Modern, collocata in una ex centrale elettrica, della National Gallery, del British Museum, e non apprezzare di poterci tornare liberamente più volte.

Daniela Dall'Alba

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