Come prevenire e combattere il jet lag

Il jet lag (o mal di fuso) è un fenomeno correlato ai voli intercontinentali e al cambio di fuso orario. Questo disturbo oltremodo fastidioso provoca irritabilità, mal di testa alterazione dei ritmi del sonno. Raggiungere la destinazione di viaggio e ritrovarsi frastornati non è piacevole, specie se la vacanza dura poco: ecco cos’è il jet lag e come combatterlo.

Con il termine jet lag si indicano uno o più disturbi che colpiscono chi attraversa diversi fusi orari. L’organismo umano è infatti sincronizzato su 24 ore, sull’alternanza fra giorno e notte e fra veglia e riposo. Nelle ore diurne ci si muove, si svolgono le attività lavorative e si consumano i pasti. In quelle notturne si recuperano le energie: è per questo motivo che eventi come il jet lag alterano il ritmo biologico causando problemi di vario genere.

Ponendo un viaggio dall’Italia agli Stati Uniti, il volo passerà 6 fusi orari con inversione fra notte e giorno che provocherà sonnolenza e confusione. Viaggi più lunghi, come quelli che percorrono il Mondo per raggiungere l’Australia ad esempio, sono ancor più destabilizzanti. In località come Melbourne si contano +9/10 ore rispetto all’Italia, e per adattarsi al cambiamento ci vogliono almeno due giorni. Un fatto è certo: di deve dormire e le ore perdute vanno recuperate. I medici italiani non a caso, come quelli internazionali, considerano il riposo condizione essenziale per ovviare a stati di alienazione mentale e debolezza fisica. Questi e altri sintomi del jet lag in realtà, possono essere evitati preparando il corpo al cambiamento del ritmo biologico.

La prima regola per combattere il jet lag è abituarsi prima di mettersi in viaggio. È preferibile spostare le lancette in avanti o indietro, in base alla destinazione, già da una settimana prima della partenza. Se si viaggia verso ovest è meglio andare a letto più tardi del solito, se si viaggia verso est viceversa qualche ora prima. Il jet lag si evita anche durante la traversata, comportandosi già secondo l’orario di arrivo. Impostare l’orologio da polso e quello del cellulare in base all’ora di destinazione ad esempio, aiuta ad evitare gli effetti tipici del jet lag, tra cui lo stato confusionale.

Se spostando le lancette ci si rende conto che all’arrivo sarà giorno è meglio dormire, se sarà notte invece è consigliabile rimanere svegli. È inoltre utile bere molta acqua e altre sostanze idratanti durante l’intero volo: sono banditi gli alcolici, la caffeina e altre bevande eccitanti che ostacolano il sonno.Chi ha difficoltà ad addormentarsi può ricorrere a tranquillanti o sonniferi su prescrizione medica, e scegliere di viaggiare in prima classe per una traversata più confortevole. Se il viaggio è molto lungo è preferibile prenotare un volo con scali che consentano di riposarsi, anche un paio d’ore. Diversi aeroporti internazionali hanno al loro interno hotel ad ore per consentire ai viaggiatori di dormire in modo adeguato. Giunti a destinazione, se è giorno, si consiglia di rimanere all’aria aperta per abituarsi al nuovo orario, e di svolgere le consuete attività diurne per permettere al fisico di abituarsi.

Eleonora D'Angelo

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