Consigli di viaggio in Bolivia, fra natura e folklore

La Bolivia, antico e colorato Stato dell’America Meridionale, vanta simbolicamente tre capitali: la prima è La Paz, centro governativo e amministrativo del Paese; la seconda è Sucre, fulcro legislativo e longa manus della prima e la terza è Santa Cruz de la Sierra: la città in assoluto più popolosa e caratteristica.

Il motto di questo meraviglioso Stato andino è La Unión es la fuerza (l’unione fa la forza), ed è proprio la coesione del suo popolo, custode di tradizioni millenarie, a rendere I boliviani persone speciali, semplici, calorose e liete di accogliere i turisti. La Bolivia è una mete ideale per gli amanti del folklore, per chi ha sete di conoscere una cultura diversa.

Nella culla delle civilità Tiwanaku e Inca non mancano di certo le testimonianze storiche. Fra tutte, basta citare il sito archeologico di Tiwanaku, in cui si ammirano maestosi monoliti e templi in cui si tenevano, ipotizzano alcuni studiosi, anche riti sacrificali. La natura è maestosa, a partire dal lago Titicaca, uno dei laghi più alti e navigabili al Mondo e dal Salar de Uyuni, vastissimo deserto di sale. Attorno al Rio delle Amazzoni e al Rio de la Plata si estendono foreste tropicali in cui intraprendere avventurose escursioni; nella zona andina invece, a occidente, si trovano le vette della Cordillera Occidental e Oriental, in cui si respira aria pura e si ammirano panorami da sogno.

Da visitare assolutamente è la città patrimonio Unesco di Potosí, sede di miniere d’argento che, trovandosi a 4.090 metri di quota, vanta il primato di nucleo abitativo più alto del Pianeta. Le stagioni migliori per un viaggio in Bolivia sono l’estate e la primavera, caratterizzate da temperature calde e abbastanza miti, anche nelle aree montuose.

Per entrare in Bolivia, è necessario esibire un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese ed essere muniti di entrambi i biglietti di andata e ritorno. Il visto d’ingresso non è necessario fino a 3 mesi di permanenza. Si segnala comunque che, all’arrivo in Bolivia, le autorità locali appongono un timbro per soggiorni di 30 giorni. I visitatori che intendono trattenersi oltre tale scadenza, devono dichiararlo al momento all’apposizione del timbro. Alla dogana inoltre, bisogna segnalare il possesso di valuta per importi superiori a 10mila dollari statunitensi.

Gli ospedali sono carenti e tutte le prestazioni sanitarie sono a pagamento. La Farnesina, consiglia quindi di stipulare un’apposita assicurazione medica prima della partenza. Il livello di sicurezza è discreto. In Bolivia si verificano di frequente scioperi e manifestazioni, specie al confine con il Perù. Per spostarsi facilmente sul territorio, si consiglia dunque di restare aggiornati tramite i media locali.

La Farnesina sconsiglia i tour nelle aree al confine con il Cile per la possibile presenza di mine; nella regione del Chapare e nella Valle delle Yungas, dove di frequente si verificano furti e aggressioni in danno ai turisti. Per conoscere tutte le zone a rischio, basta visitare il portale web del Ministero degli Affari Esteri Viaggiaresicuri.it. I cittadini italiani su territorio boliviano, in caso di necessità, possono contattare l’Ambasciata Italiana a La Paz (Calle 5 Jordan Cuellar n. 458 - Obrajes Casella Postale n. 626 - La Paz. Tel. +591 (2) 2788506 Fax +591 (2) 2788178. Cell. di emergenza +591 71554805).

Eleonora D'Angelo

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