Le coste della Papua Nuova Guinea sono paradisi incontaminati circondati dall’Oceano Pacifico. Alle spiagge cristalline si alternano golfi, isolette e zone paludose, ma è la foresta pluviale a custodire le bellezze più autentiche. Questo Stato indipendente fa parte dell’Oceania vicina, si trova pertanto geograficamente prossimo all’Australia e all’Indonesia. È popolato da innumerevoli comunità indigene, alcune delle quali non civilizzate, e racchiude pertanto un immenso patrimonio di tradizioni e culture.
Il curioso nome deriva dal malese papuah, identifica le principali tribù e si riferisce alle loro folte chiome. Il fascino che avvolge la Papua Nuova Guinea, e che spinge diversi turisti ad intraprendere un viaggio avventuroso nella sua direzione, deriva principalmente dagli elementi legati alla religiosità locale. Nel Paese si praticano culti antichissimi, perlopiù legati a spiriti naturali e ancestrali: famose sono le maschere, le imbarcazioni realizzate a mano e le statuette divinatorie intagliate dal legno. È una terra dall’anima selvaggia, costellata di villaggi remoti e coloratissimi. Fra i siti più belli situati in zona Highlands (la più popolosa) figurano il Mt Gahavisuka Provincial Park, il lago Kutubu e Wilhelm: la vetta più alta del Paese. Anche nella capitale Port Moresby si trovano diverse attrazioni, tra cui la Parliament House, la Casa degli Spiriti e il pittoresco mercato di Koki. Fra le località marittime, meritano visita Cape Momem, prediletta dai subacquei, Vanimo e, naturalmente, i litorali delle varie isole.
I principali hotel si trovano a Port Moresby. Alcuni sono lussuosi, dotati di ogni comfort e proposti a prezzi accessibili (circa 1.000 € per due persone/8 notti). Il modo più semplice per raggiungere la Papua Nuova Guinea è acquistare un biglietto di viaggio per l’Australia, e prenotare una coincidenza per il Jackson’s airport di Port Moresby (compagnie aeree Air Niugini e PNG Airlines) o per altre isole (voli diretti per il isole Salomone PGN, Mission Aviation Fellowship, North Coast Aviation e altre).
Per entrare nel Paese è necessario un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e il visto d’ingresso. Quest’ultimo, valido 60 giorni, può essere rilasciato all’arrivo al Jackson’s airport o richiesto all’Amabasciata d’Australia a Roma in anticipo. È preferibile evitare la stagione delle piogge, che va da dicembre a marzo, e partire da aprile a novembre, mesi caratterizzati da temperature calde e miti. Particolare attenzione va prestata al rischio eventi sismici e tzunami, molto frequenti in Papua Nuova Guinea.
Purtroppo, attualmente, il Ministero degli Affari Esteri sconsiglia i viaggi non indispensabili a causa dell’elevato tasso di criminalità e della scarsa efficienza della polizia locale. I pericoli per l’incolumità personale sussistono nella capitale e nelle zone rurali, per questo motivo è essenziale prenotare il viaggio tramite tour operator specializzati, munirsi di assicurazione ed evitare di spostarsi da soli, non accompagnati da guide turistiche. Prenotando l’hotel, è bene sincerarsi della presenza di navette-scorta per i turisti, o in alternativa prediligere gli spostamenti in taxi. I trasporti marittimi, anche se non confortevoli, costano poco e permettono di raggiungere le isole più belle.
L’assistenza medica è assente nella maggior parte del Paese, solo nella capitale sono presenti due ospedali: il Paradise Hospital e il Pacific International Hospital. È dunque importante che l’assicurazione viaggio comprenda la copertura delle spese mediche e il rimpatrio sanitario. Previo parere medico, è consigliabile vaccinarsi contro la tubercolosi, l’Epatite B e il tifo. Si segnala che le puntare di meduse e altre specie marine possono essere fatali, è preferibile quindi informarsi adeguatamente sulle norme di balneazione. Ecco ulteriori informazioni utili: la moneta locale è la Kira Papuana (1 Euro = 4.0230 Kina -1 Kina = 0.2486 Euro); il prefisso telefonico 00675; la corrente elettrica 240 V 50 Hz. Per maggiori informazioni sui rischi presenti in Papua Nuova Guinea si consiglia di consultare il portale della Farnesina ViaggiareSicuri.it.
Eleonora D'Angelo