Bastano il fascino e il mistero offerti da alcune foto dei paesaggi scozzesi per invitare al viaggio, e non c’è che l’imbarazzo della scelta per la zona da visitare, sempre che non si abbia la fortuna di poter esplorare tutto il territorio, partendo dalla capitale, Edimburgo. Qualche breve consiglio per organizzare un primo viaggio in Scozia.
La scelta dell’itinerario dipende ovviamente dal tempo a disposizione e dalle preferenze di chi viaggia. Partendo da Edimburgo si può scegliere il tema della vacanza e concentrarsi ad esempio sul tour dei castelli e delle Highlands, oppure puntare direttamente alle isole spingendosi fino alle Orcadi e nelle Shetland per fare il pieno di paesaggi. Questo non esclude la visita delle migliori distillerie di whisky con un tour nello Speyside, o una tappa alla Wellpark Brewery di Glasgow, dove assaggiare una Tennent’s direttamente dalla fabbrica.
Quando partire? Il periodo più adatto per visitare la Scozia va da fine maggio ad agosto, quando le temperature si fanno più accoglienti e la pioggia lascia un po’ di tregua, ma soprattutto si possono avere più ore di luce, fondamentali per approfittare a pieno dei giorni di viaggio. Allo stesso tempo, per evitare l’alta stagione, più cara e più affollata, si può scegliere di posticipare un po’ la partenza e viaggiare a settembre, quando tra l’altro ci si avvicina al periodo del foliage, che può regalare scorci ancora più suggestivi.
Per spostarsi la soluzione più pratica è noleggiare un’auto e decidere il proprio itinerario, così da evitare tempi morti e godere dei panorami senza troppe persone intorno, come è invece inevitabile in un tour organizzato. Una soluzione di compromesso per chi non se la sente di guidare ma vuole viaggiare da solo è quella di crearsi un percorso con autobus pubblici e treni, una soluzione fattibile anche se ovviamente con qualche limite in più per quanto riguarda gli orari degli spostamenti.
Per l’alloggio anche se la disponibilità di bed & breakfast è ampia la cosa migliore è organizzare con cura il tour a tappe e prenotare i pernottamenti prima di partire, specialmente se si viaggia in alta stagione. È consigliata un’assicurazione sanitaria per coprire eventuali spese mediche. Per quanto riguarda i documenti necessari all’ingresso nel Regno Unito, il governo britannico ha annunciato che non sono previste modifiche legislative almeno fino a dicembre 2020, indipendentemente dall’esito della procedura di Brexit. Servirà quindi presentare ai controlli una carta di identità valida per l’espatrio o il passaporto.
Daniela Dall’Alba