La fioritura dei ciliegi in Giappone è un evento spettacolare, talmente unico da richiamare ogni anno l’attenzione del Mondo. La bellezza effimera dei petali rosa restituisce in effetti un quadro meraviglioso: la primavera che risvegliandosi, spazza via il torpore dell’inverno con un’ondata di vitalità. A Tokyo parchi e giardini si colorano di nuances pastello, affollandosi di visitatori pronti a cogliere l’ultimo petalo caduto al soffio del vento e l’incantevole voleggiare di altri migliaia.
Simili espressioni della Natura vanno ammirate almeno una volta nella vita e non si esauriscono in una foto, perché il loro significato in Oriente va ben oltre lo scatto di una reflex. Già in tempi remoti, prima dell’anno Mille, esisteva in Giappone una celebrazione dedicata ai fiori di ciliegio. Già allora la festa prendeva il nome di Hanami (ammirare i fiori) ed era incentrata sul rituale di osservazione della fioritura, legato al concetto di rinascita e considerato un buon auspicio e un simbolo di pace interiore.
Nella cultura orientale ammirare i ciliegi in fiore e osservare la loro riconciliazione con la terra, quando si posano al suolo, è considerato un momento di riflessione sulla brevità della vita. Il fiore di ciliegio (sakura in lingua giapponese) rappresenta l’esistenza stessa degli uomini e l’intero ciclo vitale, dalla nascita alla morte. Esistono oltre 100 varietà di fiori di ciliegio, ma la più conosciuta in Giappone, chiamata somei-yoshino, si distingue per la presenza di cinque caratteristici petali che richiamano probabilmente la religione buddista e i punti cardinali.
La cultura nipponica è intimamente legata ai ciliegi e non si limita a festeggiarli nel mese di aprile (momento clou della fioritura), ma li inserisce in numerose decorazioni: dagli abiti, agli arredamenti, fino agli utensili della vita quotidiana. La fioritura dei ciliegi, in realtà, non è circoscritta ad aprile: inizia a marzo, si protrae fino a maggio e si verifica in oltre 60 diverse località.
La Japan Meterological Corporation ha stimato che nel 2018, lo spettacolo avrà inizio il 22 di marzo a Tokyo proprio con i somei-yoshino, proseguendo il giorno 23 dello stesso mese a Fukuoka e il 25 marzo a Kyoto e a Osaka. I primi fiori appariranno nel Giappone Meridonale, precisamente nell’isola di Okinawa, per spostarsi successivamente verso Nord in Hokkaido. L’evento può essere ammirato a Tokyo nella zona di Asakusa con un bel giro in risciò, nei parchi Ueno e Sumida, oppure nel Shinjuku Gyoen National Garden situato nel cuore della città. Per apprezzarlo al meglio, ci si può recare sulle sponde del fiume Nakameguro dove gli alberi, specchiandosi sulle acque, realizzano un gioco di luci straordinario.
Analoga e suggestiva atmosfera si ritrova con una gita in barca sul canale Chidorigafuchi, che passa attorno al palazzo imperiale. Altro luogo favorito dai turisti, perché fornisce l’occasione di visitare la tomba del 15° shogun Tokugawa, è il cimitero Yanaka Reien. Per unire il piacere di ammirare la fioritura ad una conoscenza approfondita del Giappone, è consigliabile partecipare al Sakura Festival di Nihombashi dedicato alla cultura culinaria nipponica, all’arte e alle tradizioni.
Eleonora D'Angelo