Si dice basti un viaggio affinché l’Africa entri nel cuore. Ciò è ancor più vero se la destinazione è il Senegal: uno Stato ricco di attrazioni che trascina i visitatori nelle atmosfere africane più colorate e genuine. Cosa vedere in Senegal con un tour di 10 giorni? Ecco le tappe da non perdere.
Il punto di partenza ideale è la capitale Dakar: la città da cui iniziano la maggior parte dei tour in Senegal. Il fascino di Dakar si scopre passeggiando fra i quartieri del centro costellati di edifici coloniali, percorsi da viali alberati, in cui curiosare nei caratteristici mercatini della medina e assaggiare piatti tipici locali come la Soupe kandja, a base di riso, pomodoro e pesce.
Le principali attrazioni di Dakar sono la strada panoramica che costeggia il mare, la Moschea delle Divinità, il faro delle Mammelle e il Monumento della Renaissance.
Il tour può proseguire con una visita all’isola di Gorée, raggiungibile da Dakar in 20 minuti di navigazione. L’isola è Patrimonio UNESCO e conserva testimonianze importanti sulla storia della deportazione degli schiavi. Da non perdere a Gorée sono la Casa degli Schiavi, il Museo Storico e il castello.
Queste visite possono richiedere 2 o 3 giorni. Il quarto giorno di viaggio si può prenotare un’escursione al caratteristico lago Rosa in 4x4, mentre il quinto, una visita guidata al villaggio di pescatori di Kayar. Si tratta di un luogo molto suggestivo in cui conoscere da vicino le tradizioni senegalesi legate alla pesca.
Il sesto giorno ci si può rilassare senza rinunciare alla scoperta del Senegal. La scelta perfetta per una gita rilassante è visitare Saint Louis: la prima città costruita dagli europei in Africa Nera. Fra i must dei tour in Senagal figura il meraviglioso Parco Djoudi, in cui nidificano i pellicani e altre specie, cui si può dedicare il settimo giorno di viaggio. Cosa vedere gli ultimi tre giorni di permanenza in Senegal?
Sicuramente il deserto di Lompoul con le sue dune costiere, da ammirare con una passeggiata al tramonto in sella ad un dromedario. Gli ultimi tre giorni si può scegliere fra diverse alternative, eccone alcune: la moschea di Touba; un’escursione al Parco del Niokolo Koba o nel paese di Bedik, di etnia animista.
Eleonora D’Angelo