Brutte notizie per gli amanti del climbing. Ad Ayers Rock, il famoso sito in Australia meta degli appassionati dell’arrampicata, non sono più ammesse scalate. A partire dallo scorso 26 ottobre infatti, il governo australiano ha imposto il divieto di arrampicare al monte Uluru, meglio conosciuto come Ayers Rock.
Il divieto è scattato dopo anni di controversie con le popolazioni indigene australiane residenti nell’area, che considerano la roccia sacra e la venerano come una divinità. Ayers Rock fa parte dei patrimoni dell’Umanità Unesco dal 1987 ed è situata nel Parco Nazionale Uluru Kata Tjuta Mike Misso, area desertica raggiunta da migliaia di turisti per ammirare il celebre monumento naturale, e fino a poco tempo fa anche per scalare.
L’imponente massiccio montuoso si può vedere già a dieci chilometri di distanza, viste le sue imponenti dimensioni. Ayers Rock è alta 863 metri e larga 348: una vera montagna nel deserto. La sua caratteristica principale è la colorazione rossastra, che la rende particolarmente suggestiva ad ogni ora del giorno, specie all’alba e al tramonto, quando assume sfumature uniche. Simbolo indiscusso dell’Australia, è diventata meta dei climbers in tempi recenti, finché gli appassionati di scalate hanno potuto accedere alle pareti dell’Uluru.
A decretare la fine delle arrampicate è stata la decisione congiunta della Commissione del Parco Nazionale Uluru e dei nativi australiani presa nel novembre 2019. Il divieto effettivo è invece scattato questo ottobre, con l’eliminazione delle strutture che consentivano le scalate. Oltretutto il 26 ottobre è una data significativa per gli aborigeni australiani, perché segna il 34° anniversario del ritorno della divinità. Si chiude così il capitolo climbing ad Ayers Rock.
Secondo alcuni, il supporto del governo australiano alla decisione è stato simbolico. Questa, sarebbe intervenuta per rimediare a diversi errori storici commessi dalle amministrazioni nei confronti delle comunità native. Il divieto riguarda soltanto le arrampicate. Il sito Unesco di Ayers Rock resta invece visitabile.
Eleonora D'Angelo