La verde Scozia, i suoi paesaggi incantati fatti di dolci colline e coste frastagliate, su cui si infrange un mare blu cobalto. Appena scesi all’Aeroporto di Aberdeen o di Edimburgo pare già di ascoltare il suono delle cornamuse in lontananza, di vedere i castelli e i laghi che l’anno resa celebre nel mondo. Ecco cosa visitare in Scozia con un giro di 10 giorni.
Chi visita la Scozia per la prima volta può iniziare dalla capitale Edimburgo, scoprendone il pittoresco centro storico e l’imponente castello che la domina dall’alto. Tuttavia, nonostante rappresenti il simbolo della città, il castello di Edimburgo è solo uno degli edifici più belli, tra cui figurano anche Holyrood Palace, splendida abbazia e palazzo reale risalente al 1500; le Gallerie Nazionali Scozzesi e la Cattedrale di St.Giles.
Da non perdere a Edimburgo è anche lo Scotch Whisky Heritage Centre, in cui si ripercorre la storia della produzione del famoso liquore. 2 o 3 giorni a Edimburgo sono sufficienti per apprezzarne le bellezze e assaggiare specialità locali come il porridge e l’hotch-potch. Dalla città, ci si può spostare poi verso le attrazioni più affascinanti del Paese, situate sulla costa o nell’entroterra.
Immancabile durante un giro in Scozia è l’escursione giornaliera al lago di Loch Ness, in cui si dice risieda uno spaventoso mostro millenario. La visita a Loch Ness o all’altrettanto affascinante lago di Loch Lomond, è l’occasione giusta per respirare l’aria pura scozzese e provare dell’ottimo salmone fresco in un ristorante galleggiante. I dintorni dei laghi scozzesi sono inoltre mete ideali per dedicarsi al trekking, al ciclismo e all’arrampicata.
Chi ama le atmosfere costiere può dedicare un giorno alla visita della penisola del Fife, dove si trovano coloratissimi villaggi di pescatori. Per ammirare i paesaggi più selvaggi della Scozia invece, si consiglia una giornata a Cape Wrath, dove si trovano le scogliere più alte di tutta la Gran Bretagna. Meravigliosi sono ancheiI panorami della valle di Glencoe, con le sue aspre quanto spettacolari montagne.
Daniela Dall’Alba